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Terreni Alcalini
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FULVIC FIVE è una sostanza a basso peso molecolare estremamente bioattiva, prodotto finale della decomposizione di materia precedentemente viva, che è prontamente solubile in acqua e solubile in mezzi acidi e blandamente basici.
È fatto di molecole estremamente complesse che vengono più volte combinate durante il processo di crescita.
Contiene anche “energia solare latente” all’interno della sua complessa struttura molecolare, proveniente dalla fotosintesi

ORIGINE
FULVIC FIVE è ottenuto attraverso l’estrazione dal carbone di legna (lignite).
Deriva dall’umificazione chimica e biologica di piante e materia organica, in particolare attraverso l’attività biologica dei microrganismi.
Fornisce un contenuto molto alto di acidi fulvici e di diversi elementi traccia biologicamente attivi.
BENEFICI DI FULVIC FIVE
FULVIC FIVE viene estratto da carbone di legna (lignite) e concentrato in una polvere secca completamente solubile.
Il fatto che gli acidi fulvici siano solubili in acqua e abbiano un peso molecolare basso consente loro di penetrare attraverso la membrana cellulare delle radici e delle foglie, trasportando i metalli chelati nelle parti interne delle piante.
• Migliora l’assorbimento da parte delle piante dei nutrienti chelati e riduce la loro immobilizzazione nel suolo.
• Favorisce una più rapida germinazione dei semi e una crescita più veloce delle radici e dei germogli.
• Migliora la struttura del terreno e la capacità di trattenere l'acqua
• Fornisce una preziosa fonte di carbone ai microrganismi del suolo.
• Stimola i sistemi enzimatici delle piante per incrementare la respirazione delle piante.
• Migliora la ritenzione idrica dei suoli e riduce latensione di umidità .
• Stimola la crescita di microrganismi, poiché FULVIC FIVE è per loro una ricca fonte di cibo. La capacità di scambio cationico totale aumenta a causa della natura colloidale del prodotto.
• È considerato un agente sequestrante attivo. La sua elevata abilità chelante per gli elementi minerali libera importanti nutrienti nel suolo, consentendone l’assimilazione da parte delle piante.
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